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1° settembre: Giornata del creato, appuntamento al centro Chiavacci con il vescovo Michele

Giovedì 1 settembre con inizio alle ore 17.00 al Centro di spiritualità e cultura “Don Paolo Chiavacci” di Crespano di Pieve del Grappa sarà celebrata la 17ª Giornata nazionale per la custodia del Creato. Il tema sarà “In ascolto del grido del creato e dei poveri”. Importante novità sarà la presentazione del progetto di un percorso botanico naturalistico per una didattica inclusiva.

Sarà questo il primo di altri quattro appuntamenti per valorizzare, con iniziative culturali e di buone pratiche, il mese che papa Francesco ha chiamato “Tempo del Creato”.

L’1 settembre parteciperanno il Vescovo di Treviso mons. Michele Tomasi, il sindaco di Pieve del Grappa Annalisa Rampin nonché Presidente dell’IPA (Intese Programmatiche d’Area) Terre di Asolo e Monte Grappa, il direttore del Centro Chiavacci don Paolo Magoga, il direttore dell’Ulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi, la responsabile del Turismo Sociale dell’Ulss 2 Silvia Ceschel, i volontari dell’associazione “Incontri con la Natura don Paolo Chiavacci”, le Comunità Laudato Si di Treviso, Follina, Ponzano e Venezia, don Gianni Fazzini della comunità Laudato Si di Venezia, la cooperativa Solidarietà di Treviso.Pieghevole Tempo del creato 2022 def

Questo il programma: alle ore 17.00 accoglienza musicale a cura del maestro Matteo Dal Negro e della collega Giulia Sfoggia, alle 17.15 i saluti del direttore del Centro Chiavacci, del sindaco di Pieve del Grappa, del Direttore generale dell’Ulss 2 e della responsabile del Turismo Sociale dell’Ulss 2. Alle ore 18.00 l’intervento del Vescovo di Treviso, alle 18.20 il taglio del nastro del “Progetto percorso botanico naturalistico per una didattica inclusiva”. Alle 18.40 le Comunità Laudato Sì si raccontano, alle 19.40 la conclusione con l’intervento del Vescovo.

«L’iniziativa – afferma don Paolo Magoga – intende costruire ponti con tutte quelle realtà che si occupano di ascoltare il grido della terra e dei poveri come ci ha insegnato papa Francesco nella “Laudato sì”. Una ricchezza di connessioni, di attori, di valori che agiscono e interagiscono per il bene comune in progetti concreti, visibili e sostenibili. Desiderio di don Paolo Chiavacci, fondatore di questo Centro e della sua missione, era che in molti potessero sentire l’abbraccio della Terra, del cielo, degli alberi e di ogni creatura che abita con noi questo universo».

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“Dialoghi di maggio” su economia e lavoro promossi a Fonte dall’Ac – vicariato di Asolo

Si intitola “Dialoghi di maggio” la serie di due incontri organizzati dall’Azione cattolica adulti del Vicariato di Asolo in collaborazione con il Cfp di Fonte, sede degli incontri, dedicati all’economia e al lavoro. Il primo si svolgerà il 13 maggio alle 20.45 e avrà come relatore il vescovo di Treviso, Michele Tomasi. Mons. Tomasi, nell’ambito del tema generale “Gratis è bello”, si soffermerà sul tema del “dono” e cercherà di rispondere a questa domanda: “Il mercato ha dato un prezzo a tutto, ma esistono altre vie in questa economia?”. Allo stesso interrogativo sarà chiamato a rispondere l’altro relatore della serata, il professor Lorenzo Biagi dell’Università dell’Insubria. A moderare l’incontro Mariano Montagnin, giornalista della Vita del popolo. Il secondo incontro si svolgerà il 20 maggio, alle 20.45, e avrà come titolo “L’economia del tempo”. Sarà dedicato al mondo del lavoro e in particolare cercherà di rispondere alla domanda “Il lavoro è ancora un valore, ma sono cambiati i valori. Come?”. Relatori saranno Riccardo Poletto, ex sindaco di Bassano del Grappa, e Davide Girardi, dell’Istituto universitario salesiano di Venezia. Modera Bruno Desidera, redattore della Vita del popolo. La prenotazione è consigliata su whatsapp a numero 3471755634 oppure al 3492143440.

Scarica la locandina

Dialoghi di maggio

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“Ucraina: la guerra nel cuore dell’Europa”. Iniziativa del Network per il bene comune e uffici diocesani della prossimità

“Ucraina. La guerra nel cuore dell’Europa”. È questo il titolo della serata che si terrà mercoledì prossimo, 6 aprile, all’auditorium San Pio X di Treviso, su iniziativa di un nutrito cartello di sigle della società civile e del mondo ecclesiale.

A promuovere l’incontro, di approfondimento sull’attuale conflitto, è il Network per il Bene comune, che raggruppa varie realtà, tra cui La vita del popolo, l’Azione cattolica, l’Ufficio di pastorale sociale e lavoro, Partecipare il presente (che a sua volta comprende numerose associazioni e organismi economici e della società civile). La serata è, inoltre, co-organizzata dagli uffici diocesani della prossimità, tra cui la Caritas e Migrantes.

Relatore sarà il giornalista Fulvio Scaglione, già corrispondente da Mosca ed ex vicedirettore di “Famiglia cristiana”. Accanto a lui Ludmila Vladova, interprete e attivista della comunità ucraina in Veneto, e don Davide Schiavon, direttore della Caritas tarvisina. Ingresso con green pass rafforzato e mascherina ffp2.

 

Il Network per il Bene comune: La vita del popolo, Azione cattolica, Ufficio diocesano di Pastorale sociale, lavoro, giustizia e pace, Partecipare il presente, Meic, Istituto Toniolo, Scuola di formazione sociale S. Agnese, @Pensatoio socio-politico Quinto e Zero Branco, Festa di sguardi – Mirano, Acli Treviso, Comunità Laudato Si’, Collegio vescovile Pio X, Associazione “Incontri con la Natura per la Salvaguardia del Creato” del Centro Chiavacci, Fondazione Stefanini

Uffici diocesani della prossimità: Caritas tarvisina, Migrantes, Pastorale sociale e Lavoro, Giustizia e Pace, Salvaguardia del creato, Centro missionario, Pastorale della salute.

 

Locandina Serata Ucraina – Guerra nel cuore

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“La sanità più bella del mondo”: incontri a Quinto e a Zero Branco

“La sanità più bella del mondo”. E’ questo il titolo degli incontri sociopolitici promossi anche quest’anno dalla Collaborazione pastorale di Quinto e Zero Branco. L’iniziativa è messa in atto attraverso l’impegno di un vivace gruppo promotore e fa parte del calendario 2021-22 del Network per il bene comune, il cartello di varie realtà della società civile e del mondo cattolico che ha “messo in rete”, sotto il titolo “Transizioni”, le varie iniziative promosse nel territorio in questi mesi.
“Come custodire e promuovere un’eccellenza italiana” è il sottotitolo degli incontri.

Si inizia mercoledì 30 marzo alle 20.45, all’oratorio di Zero Branco. L’on. Margherita Miotto, già parlamentare e consigliera regionale, oggi impegnata nell’associazione “Salute diritto fondamentale”, parlerà di “Storia e valori alla base del servizio sanitario nazionale”.

Lunedì 4 aprile, all’oratorio di Quinto, Ranieri Antonio Zuttion, direttore dell’area Welfare di comunità dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina, affronterà il tema “«Stato di salute» della sanità pubblica: situazioni e prospettive”.

Infine, giovedì 28 aprile, ancora a Zero Branco, tavola rotonda “Salute pubblica: solo sanità o anche sociale?”. Partecipano Stefano Rui (dipartimento Prevenzione Ulss 2), Paola Roma (presidente Conferenza dei sindaci Ulss 2), e Gianfranco Pozzobon, già direttore dei Servizi sociosanitari dell’Ulss 3.

Locandina-serate-sanita

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Ucraina, uffici diocesani della prossimità: “Una tragedia che umilia l’umanità, vicinanza disarmata”

Quanto sta accadendo in Ucraina non può lasciarci indifferenti. Un conflitto armato scatenato in piena Europa, a meno di 700 km dal nostro confine, e che può avere coinvolgimenti estremamente gravi a livello mondiale avrà senz’altro ripercussioni pesanti sul nostro modo di vivere. E rivela anche, una volta ancora, gli interessi di parte che continuano a dividere l’Unione Europea e il nostro stesso Paese.
Ci facciamo interpreti del sentimento delle comunità civili e religiose del Trevigiano, per esprimere la ferma condanna della guerra e della violenza, di ogni forma di sopruso e di aggressione, e al contempo per gridare al mondo che la pace è possibile e che ciascuno di noi ha un ruolo e per questo nessuno deve rimanere indifferente, né a questa né ad ogni altra situazione di guerra oggi presente sul pianeta.
Questo è il tempo in cui dobbiamo spezzare le logiche dello scontro, partendo da ciò che possiamo fare. Non possiamo aspettare che sia il governo russo a fare il primo passo. Non possiamo pensare che il conflitto si possa risolvere con l’invio di militari e incentivando la corsa agli armamenti: diventerebbe una catastrofe globale che devasterebbe l’Europa, senza alcun vincitore. Nonostante le ferite della guerra nella ex-Jugoslavia di trent’anni fa non si siano mai rimarginate, le logiche economiche e di potere prevalgono ancora una volta sul vero bene comune dei popoli, che è la possibilità di vivere in pace.
Come ha ricordato il nostro vescovo Michele nel messaggio alla comunità ucraina, «i nostri mezzi non sono potenti dal punto di vista militare: si chiamano preghiera, solidarietà, vicinanza di persone e talvolta di fratelli e sorelle nella fede». Mettiamoli in atto, allora, ponendo dei piccoli segni di vicinanza.
Impegniamoci in una “disarmata vicinanza” alle cittadine e ai cittadini ucraini presenti nelle nostre case o negli altri luoghi di lavoro: possono nascere occasioni di prossimità concreta, informandoci su come stiano i loro cari in patria, e magari pregando assieme a loro.
Impegniamoci a rilanciare l’appello di papa Francesco per un momento più intenso di preghiera e di digiuno che invoca pace mercoledì 2 marzo, inizio del cammino di Quaresima, durante le celebrazioni per l’imposizione delle Ceneri. Proponiamo alle messe domenicali una intenzione di preghiera che ricordi questa situazione finché la pace non sia ripristinata, quasi un appuntamento settimanale per non dimenticare. Chiediamo alle comunità cristiane di recitare il rosario o di inserire una preghiera per la pace in Ucraina alla Via Crucis i venerdì di Quaresima, aprendo le porte delle nostre chiese.
Informiamoci per iniziative concrete di solidarietà, anche attraverso i canali della Caritas diocesana, per il sostegno di chi maggiormente patisce questa situazione.
Chiediamo alle scuole di ogni ordine e grado di far riflettere bambine e bambini, ragazze e ragazzi sul valore della pace preparando messaggi, nella forma del disegno o di brevi frasi o pensieri, che i Sindaci – dove hanno sedi le scuole – si impegnino a far arrivare ai presidenti di Ucraina e Russia, oltre che al presidente della Commissione europea.
E continuiamo ad informarci, oltre la frenesia delle prime ore e la tentazione delle fake news, per capire più in profondità quanto va accadendo e le sue motivazioni, in Ucraina e in tanti altri luoghi di conflitto da anni presenti sul nostro pianeta. Solo così potremo decidere azioni e posizioni capaci di stare nella realtà in cui viviamo coerenti con il Vangelo che dentro questa stessa realtà oggi ci interpella, e farlo insieme. (Ufficio Migrantes; Caritas diocesana; Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del Creato; Centro Missionario diocesano)

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“Economia umana”: incontro lunedì 7 marzo a Pieve di Soligo con mons. Sorrentino sulla “profezia” di Giuseppe Toniolo

Arriva anche a Pieve di Soligo la presentazione dell’ultimo libro del Vescovo delle diocesi di Assisi- Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, mons. Domenico Sorrentino.

Intitolato “Economia umana. La lezione e la profezia di Giuseppe Toniolo: una rilettura sistematica”, e pubblicato da Vita e Pensiero, casa editrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il volume di 368 pagine è uscito da poche settimane nelle librerie. Per l’occasione sarà presente l’autore, tra i più noti e apprezzati studiosi della figura e dell’opera del grande economista e sociologo cattolico, attuale presidente del comitato nazionale per la canonizzazione del beato trevigiano, dopo essere stato il postulatore della causa di beatificazione. A dieci anni dall’elevazione agli onori degli altari di Giuseppe Toniolo, avvenuta a Roma nella basilica a San Paolo fuori le Mura il 29 aprile 2012, l’Istituto della diocesi di Vittorio Veneto beato Toniolo. Le vie dei Santi, insieme alla diocesi di Treviso e ad altre realtà, promuove dunque la serata di lunedì 7 marzo, alle 20.30, nell’auditorium comunale Battistella Moccia di piazza Vittorio Emanuele II.

In programma la tavola rotonda “La persona al centro dell’economia”, con dialoghi tra protagonisti del mondo ecclesiale, economico e sociale della Marca trevigiana, cui farà seguito la presentazione del volume di Sorrentino. La serata sarà introdotta dai saluti di don Andrea Dal Cin, presidente dell’istituto Beato Toniolo, Stefano Soldan, sindaco della città di Pieve di Soligo, Bruno Desidera, della diocesi di Treviso e componente del comitato nazionale canonizzazione beato Toniolo, Aurelio Mottola, direttore della casa editrice Vita e Pensiero. Seguiranno gli interventi a confronto di Lorenzo Brugnera, presidente di Latteria Soligo e membro del consiglio di presidenza di Confcooperative Belluno – Treviso, di Massimiliano Paglini, segretario generale Cisl Belluno – Treviso, e di Mario Pozza, presidente della Camera Commercio Treviso – Belluno Dolomiti, presidente Unioncamere Veneto. Le conclusioni saranno affidate al vescovo Domenico Sorrentino. Coordina la serata il direttore scientifico dell’istituto Beato Toniolo, Marco Zabotti.

In precedenza, sempre lunedì 7 marzo, il Vescovo di Assisi presiederà nel Duomo di Pieve di Soligo alle 18.30 la concelebrazione eucaristica nel giorno anniversario della nascita del beato Giuseppe Toniolo (7 marzo 1845).

Per la serata del 7 marzo, ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Prenotazioni con mail a info@beatotoniolo.it oppure con messaggio whatsapp al numero 335/1403638. Obbligo di mascherina ffp2 e green pass rafforzato.

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Padroni o servitori del creato? Webinar di Fondazione Stefanini con il prof. Goisis

Noi umani:padroni o servitori del creato?”. E’ il tema proposto dalla fondazione Stefanini per un webinar, mercoledì 23 febbraio alle ore 20.45. Relatore il filosofo Giuseppe Goisis. L’incontro è promosso nell’ambito del calendario del Network per il bene comune.

Sarà possibile seguire l’incontro attraverso la piattaforma Zoom, al link https://us02web.zoom.us/j/83009304763?pwd=TXUyMDdFc FpaZ0poWkZNdTZTMnJKQT09
ID riunione: 830 0930 4763 Passcode: 701680

Per informazioni scrivere una mail a presidente@ondazionestefanini.it.

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La transizione ecologica dentro il cambio di civiltà: le quattro serate della Scuola sociopolitica Sant’Agnese

“Transizione ecologica: un cambio di civiltà”. E’ questo il titolo che accompagnerà, durante il mese di febbraio, il percorso della scuola di formazione sociale Sant’Agnese, promosso dall’omonima parrocchia, dall’Azione cattolica e dal Meic. Nonostante le fatiche dovute al perdurare della pandemia, proseguono dunque le iniziative di approfondimento, formazione e dibattito, messe insieme, ciascuna con la sua propria specificità, attraverso il percorso 2021-22, intitolato appunto “Transizioni”, del “Network per il bene comune”. L’iniziativa, che ha articolato in un unico calendario numerose proposte di carattere socio-politico, aveva preso avvio in settembre con gli appuntamenti del mese dedicato alla Laudato si’, era proseguito con la Settimana sociale dei cattolici trevigiani e con la scuola sociopolitica di “Partecipare il presente”. Un percorso variegato, promosso da più soggetti, e al tempo stesso coerente, nel quale si inseriscono anche gli incontri promossi dal Meic sulle virtù umane, quelli della fondazione Stefanini (previsto per il 23 febbraio un webinar con il filosofo Giuseppe Goisis, sul tema “Noi umani padroni o servitori del creato?”) e altre iniziative nel territorio.

Tornando alla scuola di formazione sociale Sant’Agnese, i promotori spiegano che “quest’anno, nonostante la situazione presenti ancora delle criticità che impongono attenzioni e limitazioni, abbiamo deciso di riprendere con fiducia il nostro ciclo annuale di incontri in presenza. Abbiamo ritenuto, infatti, che scegliere di uscire di casa per incontrarsi, ascoltare, approfondire temi, condividere e scambiare idee, nonostante tutto e proprio in questo tempo di difficoltà, di cambiamenti, fosse importante per crescere insieme in consapevolezza e tentare di dare ciascuno il proprio contributo”.

Le quattro serate, incentrate dunque sulla transizione ecologica, toccheranno temi cruciali come l’agricoltura sostenibile, le energie rinnovabili, le risorse idriche. “Abbiamo capito che il tempo in cui viviamo ci chiama con urgenza a una transizione non più procrastinabile rispetto al nostro rapporto con l’ambiente”, si legge nel pieghevole.
Giovedì 3 febbraio prima serata intitolata “Le sfide della transizione ecologica”, relatore Edo Ronchi, presidente fondazione Sviluppo sostenibile, già ministro dell’Ambiente. Giovedì 10 febbraio “Agricoltura sostenibile: dalla terra per la terra”, relatore Francesco Morari, Università di Padova; giovedì 17 febbraio “Energie rinnovabili: efficienza energetica e mobilità sostenibile”, relatore Arturo Lorenzoni, Università di Padova; giovedì 24 si conclude con “La «questione dell’acqua», una questione di vita”, relatore Edoardo Borgomeo, Università di Oxford, specialista settore acqua, Banca Mondiale.

Gli incontri si terranno a Treviso, nel collegio Pio X, Borgo Cavour 40. L’accesso è consentito presentando green pass rafforzato e se si è muniti di mascherina ffp2. L’ingresso è su prenotazione, telefonando a 0422 545328 (canonica S.Agnese) o all’indirizzo email info@sfssagnese.it.

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Scuola di formazione sociale di Sant’Agnese: “Transizione ecologica, un cambio storico di civiltà”. Quattro serate dal 3 al 24 febbraio

“Transizione ecologica, un cambio storico di civiltà” è il titolo della scuola di formazione sociale di Sant’Agnese, proposta da parrocchia di Sant’Agnese, Azione cattolica e Meic, nell’ambito del programma del Network per il Bene comune. Quattro serate con cadenza settimanale (3, 10, 17 e 24 febbraio) al collegio Pio X di Treviso (borgo Cavour, 40), come da programma allegato.

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Convegno vicariale Ac Asolo: l’impegno per il bene comune

Celebrato domenica 14 novembre il terzo convegno di Azione cattolica adulti del Vicariato di Asolo. Una trentina i rappresentanti delle Ac del Vicariato si sono ritrovati prima per la messa a Maser, celebrata dal parroco don Carlo Velludo, e poi per ascoltare le due relazioni previste. “Un momento di ricarica e programmazione per tutte le nostre attività – spiega Alberto Battagin, responsabile, assieme a Graziano Melchiori, del settore adulti Ac del Vicariato -. Abbiamo invitato due testimonial del mondo delle aziende e delle amministrazioni locali per approfondire il tema «Alla ricerca del bene comune»”.
Al termine della mattinata il tradizionale momento conviviale è stato semplificato e ridotto a una bicchierata a causa delle complessità organizzative legate al Covid. Non si è trattato però di un momento rituale, o un passaggio di routine, la riflessione ha generato una spinta all’impegno nel mondo dell’economia, nella politica e nella società civile. Un forte contributo lo hanno dato i due relatori Marta Carron, vicepresidente dell’azienda edile Carron spa, e Simone Bontorin, sindaco di Romano d’Ezzelino, raccontando le loro rispettive esperienze.
L’imprenditrice Marta Carron ha spiegato come la propria azienda, che realizza complessi progetti edilizi e infrastrutturali, non possa ridursi al semplice profitto, ma abbia la piena consapevolezza di contribuire al bene comune. Non può fare a meno di controllare i materiali che vengono utilizzati per la costruzione e le possibilità di riciclo e sul piano delle relazioni umane non può non avere attenzione ai dipendenti, in particolare alle donne che, pur essendo una minoranza nel settore edile (nella Carron spa solo il dieci per cento è donna), hanno bisogno di particolari tutele, soprattutto al momento della maternità.
La Carron ha detto che lei e i fratelli, che gestiscono questa grande azienda, sanno che al momento di assumere un dipendente, assumono non solo una persona, ma si prendono carico della sua famiglia, in particolare dei figli, non è un semplice rapporto con un dipendente. La Carron spa, inoltre, contribuisce con altre aziende a una fondazione che negli anni è riuscita a portare sul territorio importanti macchinari sanitari di alto costo, che sarebbe stato difficile acquisire con fondi ordinari assegnati alle Ulss.
Bontorin, oggi sindaco di Romano, ha raccontato come anche la sua esperienza sia partita da un contesto simile a quello dei partecipanti al convegno, ovvero dal lavoro in parrocchia e dalla presa di coscienza della responsabilità sociale del credente. E’ stato inevitabile interessarsi del territorio e assieme al suo gruppo di lavoro individuare necessità e progetti possibili: così è nata la sua candidatura a sindaco. Bontorin ha ricordato come, una volta eletto, abbia sentito la responsabilità di tutta la comunità e non solo di chi lo aveva scelto, di portare gli interessi articolati di un intero territorio, comprendendo anche coloro con cui non c’è accordo o sono molto lontani dal “palazzo”.
Sul tema della famiglia si è concentrata l’attenzione di entrambi i relatori. Senza questo nucleo fondamentale non ci sono i giovani, non ci sono scuole, non ci sono lavoratori, non c’è progresso di una comunità. Anzi spesso si tende a ricreare un clima di famiglia anche nelle aziende o nelle attività amministrative, dando forza per costruire il “bene” comune.
Alla fine è arrivata una forte esortazione a prendere coraggio e forza e a occuparsi e preoccuparsi della società civile, del bene sociale, ad abitare con la fede i luoghi quotidiani in cui si incontrano tutti gli uomini di buona volontà.
Su questo l’Ac vicariale insisterà nei prossimi mesi fino all’appuntamento di aprile che dovrebbe affrontare il tema della transizione ecologica, oggi all’ordine del giorno in Europa. (Mariano Montagnin – La Vita del popolo)

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